martedì 27 agosto 2013

‪#‎Capitolo‬ 10: Vuoi che muoro!?

Hospitality: un corso scolastico di cucina per ragazzi simpatici.

Ora, immaginatevi se fosse possibile avere MasterChef, Gordon Ramsay e Crozza che imita Joe Bastianich, tutti in una stessa stanza. Amici miei, questa è Hospitality!

Prime aspettative: cucinare? Perfetto! Sarà divertente! Che c'è da preoccuparsi? Sono italiana, basta cucinare piatti semplici e voil...à! Figurone!
Cosa sia andato secondo le mie aspettative? Assolutamente niente!
#Giorno 1:

Entrando in classe: incredibilmente attrezzata di qualsiasi "macchinario creante cibo". Si lavano le mani. Si socializza con i coetanei ed ecco che la porta si apre, e stile mercenario entre l'insegnate: la Chef!
"Avete esattamente 60 min per creare un tripudio di mousse alle arancie, con scaglie di limone e ananas tagliata a spicchi di luna poggiata delicatamente sopra con leggerezza!"
Mi bastarono pochi istanti per rendermi conto che ero circondata da disperati che correvano da una parte all'altra della stanza alla ricerca degli strumenti necessari, mentre la Chef mercenaria mi urlava di seguire la massa.
Con assuluto zero senso dell'orientamento, ho incominciato a muovermi, facendo credere di essere disperatamente impegnata nella ricerca.
Non avevo la più pallida idea di cosa fare e continuavo a prendere oggetti e spostarli all'interno della stanza, d'altronde è quello che mi sembrava gli altri stessero facendo.
Sopravvivenza: ON!
Mi sono aggregata ad una tipa, mentre pregavo di capire cosa diamine stesse succedendo, e se facessero sul serio.
Da lì in poi ho incominciato unicamente a seguire i cortesi ordini della Chef. Non avevo idea di cosa stessi cucinando!
Alla fine del "sbatti le uova, aggiungi questo, metti in forno quest'altro" ho cucinato una torta alle arancie, credo.
Ho fatto in tempo a riprendere fiato ed a riacquistare conoscenza, che era tempo di.. Impiattare! Prendo la torta, la tolgo dalla teglia e la metto su un piatto. "NO! Cosa diavolo fai!? Impiatta!"
Sto cazzo de impiattare: tagliare con accurata attenzione la torta, in modo tale da ottenere fette di uguali dimensioni, poggiare con assoluta delicatezza la fetta appena tagliata su un piatto, e ricoprirla di mousse alle arancie, contornata da scaglie di limone, che si vanno poi a unire a spicchi di luna di ananas frescha appena tagliata. Questo signori miei, è impiattare!
Pronta per MasterChef, la pietanza era completata!
Ognuno alle proprie postazioni, con la creazione sul proprio banco di lavoro, la Chef sull'attenti, pronta per giudicare.


Ora credetemi se vi dico che la faccia dell'insegnante è diventata quella di Crozza che imita Joe Bastianich.
"Fatto tè questo? Questa è la torta? Se mio canguro vede questo, ti piscia su gamba! Come mai hai pensato di fare un piatto così te!? Da piccolo tuo padre ti ha venduto a uno zingaro? Ti ha cresciuto al circo? VUOI CHE MUORO!? Va! Vai! È un tripudio questo di, di merda eh! Vai! Mi stai diludenduo!"
Ricordate quando ho menzionato il fatto di essere italiana? Ecco cosa è accaduto nel giorno numero 2...

#Giorno 2:

Nel secondo simpato giorno, mi avevano chiesto, o meglio, ordinato con faccia cortese, di cucinare qualcosa di italiano. Lasciatemi prima commentare quale sia la loro concezione di italiano...
#Concezione nº1: Quello che dovrebbe essere il tipico salame che tutti noi conosciamo, lo chiamano "salami", ed ecco la prima trasformazione innocua della E.

#Concezione nº2: "Zucchini", n'altra volta co sta i, va beh.

#Concezione nº3: Macaroni

#Concezione nº4: Mona Lisa

#Concezione nº5: Boticeli Ma signori miei, il pezzo forte..

#Concezione nº6: Michael Angelo! "Creation of Adam by Michael Angelo."

Ma infatti, durante l'interessante lezione di arte, parlavano tanto di 'sto Michael, e io mi chiedevo "Ma chi è 'sto Michael?!"
Dicevano che era italiano, e mi sentivo alquanto ignorante, visto che non avevo la più pallida idea di chi fosse. Poi ho letto. Non ci potevo credere..

Anyway, tornando a BastardChef, la mia decisione fu: spaghetti alla carbonara (classico), spaghetti con pomodorini, mozzarella e basilico, e tiramisù! Ho optato per qualcosa di semplice, ed ero fiduciosa, fino a quando si sono completamente affidati a me, e come il già menzionato Messia, li condussi alla terra promessa del cibo italiano!
ORA: la carbonara è stata l'unica cosa che si avvicinasse di più al concetto di "italiano"! Il tiramisù: non c'era il mascarpone, e la crema è stata creata con philadelphia e crema al formaggio!
E infine per gli altri spaghetti, la mozzarella non era affatto mozzarella, i pomodori tagliati a scaglie hanno creato con il formaggio sciolto 'na poltiglia inguardabile, e il tutto la mia famiglia l'ha dato al cane!
Il tiramisù è ancora in frigo da giorni, forse daranno anhe quello al cane prima o poi, e io posso dire che come prima cucinata italiana "ufficiale" sia andata alla grande! Il cane non è morto, perciò un successone!

Alla prossima gente! Esami in arrivo!

Nessun commento:

Posta un commento