domenica 3 novembre 2013

#Capitolo 15: Resurrezione...Ups! Ho parlato troppo presto! (Parte 2)

Vento di estate, profumo di primavera, il cinguettio degli uccelli in lontananza, sole splendente con vista della natura australiana e poltrona estremamente comoda: ecco la mia postazione da scrittura, mentre ti senti in paradiso.
La risurrezione del capitolo 15 e' data dal fatto che non potevo lasciare una parte delle mie avventure cosi' incompleta!
Come si e' potuto vedere la mia narrazione si e' andata scemando, semplicemente perche' le mie giornate quotidiane passano talmente in fretta che il tempo mi sta scivolando dalle mani.
Cio' non vuol dire che le mie avventure siano terminate! Tutt'altro!
Non mi hanno dato un attimo di tregua!
Onestamente non ho mai raccontato dal punto di vista scolastico la mia vita australiana, perche' ho sempre avuto grandi novita' con ben'altro, ma lasciatemi annunciare, amici miei, che la sottoscritta ha vinto un premio per meriti scolastici! Un MERIT AWARD!
Per chi non lo sapesse, i premi si distinguono in Eccellenze, Meriti e VHA (ovvero con maggioranza di buoni voti). Non ero a conoscenza di tutto a questo fino a quando una mia amica, nel bel mezzo del morso del mio panino, facendomi quasi soffocare per il colpo, ha urlato:"Vitti! Hai vinto un Award!"
Concentrata ed immersa nell'assaporare il mio pranzo, non avevo la minima idea di cosa stesse parlando, poi con la vista illuminante della bacheca mostrante le nominations, ho capito.
Per un attimo non ci credevo!
Non concepivo come avessi potuto ottenere risultati cosi' soddisfacenti completamente in un'altra lingua!
Insomma, ero proprio soddisfatta e contenta di me e dei miei risultati!
Questa storia, trova poi il suo punto esilarante, quando la stessa mattina della notte dei Award, in cui mi avrebbero consegnato il premio, essendo in ritardo per la scuola, mi venne la brillante idea di prendere la bici!
#Piccolo Flashback: pensate che prima di partire sono caduta da una bici, andando in contro convintissima ad un muretto, credendo di farcela!
Anyway, essendo in ritardo, afferro la bici dal sellino piuttosto alto, essendo di Matt (mio padre australiano).
Ma le cose si complicarono quando dovetti salire "a cavallo" della bici.
I pantaloni di scuola sembravamo cemento, e la possibilita' di montare con scioltezza divenne un problema.
Da li', non ricordo molto e nemmeno come, ma ci riuscii, e montai.
Tempo nemmeno una girata della catena, vidi il mondo inclinarsi e mi accorsi che la mia caviglia era incastrata, ma non feci in tempo, che sentii "CRACK!"
#Primo pensiero: Porca p*****a mi sono rotta la caviglia!
Questo preoccupazione duro' poco!
Due secondi dopo, un dolore lancinante fino al cervello mi assalii!
Incominciai a urlare dalla agonia, chiedendo aiuto. Urlavo, ma sembrava che nessuno mi sentisse. Il dolore era insopportabile, cosi' con tutto il fiato e la voce che mi rimaneva, tentai un ultimo disperato aiuto.
Come un miracolo, un vicino apri la porta e stile Baywatch, si precipito' correndo, chiedendomi se stavo bene. Ansimando dalla pena, indicai quale fosse casa mia. La tipa corse a chiamare Matt, che come gesu' salvatore sceso dal cielo, arrivo' verso di me, togliendomi la bici di dosso, mi aiutarono ad alzarmi!
Tutto questo?! A due passi da casa! Praticamente ero ancora nel mio giardino!
Grosse, grossissime risate di Matt che ha promesso di insegnarmi ad andare in bici.
Percio', la mia caviglia destra poco a poco divento' sempre piu' gonfia, da rendere il mio piede viola!
Mi hanno procurato le stampelle, con le quali poi mi recai agli Award Night, facendomi riconoscere da tutti come "quella che e' caduta dalla bici".
Con le stampelle, poi, ero ancora piu' sdatta che con la bici!
Cosi', posai una foto con il certificato e la mia medaglia, ricordando per il resto della mia vita quella serata cosi' importante con: me, la mia sdattezza e le mie stampelle!
Fine della storia? Ho vinto un Award per meriti scolastici, si'! E sono molto orgogliosa!

sabato 19 ottobre 2013

#Capitolo 15: Holidays: THE END! (Parte 1)

Salve amici miei!
Venti giorni dal mio ultimo aggiornamento, recupero subito chiedendo perdono, soprattutto a quel santo uomo di mio padre che ogni giorno me lo ricordava disperatamente.
"Pinguina! Ma lo vuoi scrivere sto blog! E che ti costa dico io!"

Ci eravamo lasciati ai tempi di pacchia, relax e zero pensieri in fresche giornate d'estate australiane, ma purtroppo ora la tanto amata pacchia e' finita!
Ma vorrei dedicare questo capitolo dandole una morte onorevole!
Prima di tutto vi informo che sono ufficialmente entrata nella fase da stato confusionale!
#Stato Confusionale: ON
Non so piu' in che mese, in che giorno e forse anche in che anno siamo!
Non voglio esagerare ma fidatevi, e' da sei mesi che convivo con 30 gradi di temperatura media, dove le uniche giornata che si possano definire "fredde" sono quelle durante una tempesta!
Non so nemmeno piu' cosa sia il freddo!

Ci eravamo lasciati anche con le balene blu e gli indimenticabili squali tigre, ricordate?
Ebbene l'ultima sera del nostro soggiorno a Sidney, la mia famiglia decide di andare fuori a cena e tanto bene in un ristorante italiano chiamato "Da Vinci", in una parte della citta' molto carina devo aggiungere!

E' stata la cosa piu' strana dopo il coccodrillo e gli squali tigre che mi sia mai successa!
Mi e' bastato fare il primo passo all'interno del locale che mi sono detta "Ale' questi son del Sud!"
Da li' e' incominciata la mia ricerca nell'indovinare da quale parte dell'Italia del Sud venissero.
"Quello alla zona pizze e' sicuramente napoletano..."-dissi tra me e me.
Non potendo avere mezzi per supporre altro, decisi di chiedere in -italiano-, ma prima era tempo di ordinare.
Da questo punto in poi, incominciarono i miei tentativi per far capire che ero italiana!
#TENTATIVO N'1
Ordinai: "Per noi due lasagne, un piatto di penne con sugo, e per finire un piatto di fettuccine con zucchine e gamberi, per favore. Grazie"
Il cameriere mi risponde con un inglesaccio italianizzato terribile!
E  va beh, "Gli sara' venuto spontaneo, per questo non mi ha risposto in italiano"-mi dissi.
#TENTATIVO N'2
Ordinai il pane!
"Scusi possiamo avere piu' pane per favore? Grazie"
Sorride.. risponde in "inglese" ancora, e se ne va.
Cavolo, mi sembrava di aver articolato meglio anche la frase! Niente! Ancora duro di capoccia!
#TENTATIVO N'3
Stavolta era il turno della birra per Matt!
"Eh stavolta, o lo capisce o lo capisce!"
Scandendo con grazie le parole e cercando di articolare ancora ed ancora, ordinai.
Apriti cielo! Capii!
Ma il bello e' che incomincio' a parlare in italiano con tutta la mia famiglia, tanto che dovetti stoppare la sua "partita in quinta" e fargli presente che di italiano c'ero solo io!
Questo avvenne con il primo cameriere e con tutti quelli a seguire, fino al punto in cui Matt non scrisse su un foglio "We are not Italian, talk with her!"
Infine la tanto attesa domanda riuscii a farcela! E indovinate un po'? Erano di Roma!
Ma non solo! Erano qui da 6 anni!
Sei lunghi anni ed ancora con quel inglese da strapparsi i capelli!

Per non parlare del cibo!
Premetto che dopo 4 mesi con il palato costantemente irritato per i soliti 30 ingredienti (sempre gli stessi) anche il peggiore surrogato di lasagna mi e' risultato una bonta'!
Ma se devo proprio giudicare non era un granche'! Insomma quei cannoli sicialiani, di sicialiano non avevano niente, figuriamo di italiano!
Da un lato posso capire, perche' in questa bella terra non esistono nemmeno lontanamente ingredienti assomiglianti a come dovrebbero essere davvero! Il che rende impossibile ogni riuscita culinaria!
E infatti a fine serata il commento e' stato "Io preferisco la mia lasagna!"
Capisco che l'originale era una brutta copia, ma tra quello e una roba che ucciderebbe anche un cinghiale c'e' una bella differenza!

Nonostante cio' la serata si concluse molto bene!
Da bravi italiani e padroni di casa, lo chef e il proprietario si sono presentati e ci hanno raccomandato di tornare! Chissa'!

Con questo si conclusero le mie meravigliose vacanze di cui vado molto fiera!
E il tempo degli esami si avvicina! 
Alla prossima amici miei, dove una grandiosa notizia e' in arrivo come sempre!
Un grandissimo saluto australiano a tutti!
La vostra Vitti! <3

lunedì 30 settembre 2013

#Capitolo 14: Appena vedi una pinna: SCAPPA!

"Io te lo dico... Visto l'andazzo, appena vedi una pinna: SCAPPA!"-dicevano.

Non è che ne ho incontrato uno..di squali tigre, ma ben DUE!
Prima di arrivare a questo punto della storia, devo raccontarvi "l'introduzione"... buona lettura!


Come annunciato nei miei capitoli precedenti, sono stata in vacanza!
Lasciatemi dire: che vacanza!
Destinazione: Gold Coast! Una tra le due coste più gettonate dell'Australia!
Oceano mozzafiato, sole splendente, spiagge meravigliose, ragazzi davvero niente male...
A quest'ultimo proposito... #Consiglio N°1: Andateci single ragazze! Fidatevi di me!
Anyway, dopo esserci comodamente sistemati al motel, la giornata non poteva che finire con la prima vista del magnifico Oceano Pacifico. Il nome dice tutto: quel posto ti trasmette una pace e una serenità che potresti rimanere lì per l'eternità solo a fissare l'orizzonte. Che meraviglia!
Giorno successivo, il sole era alto e splendente nel cielo, ed era arrivato il momento di andare ad osservare le tanto attese balene blu! (balenottere azzurre per essere precisi)
Dopo aver girato a vuoto in cerca del punto di incontro per salpare e riuscendoci a perdere, sono arrivata con 20 min di ritardo!
Fatta così subito riconoscere, lo staff della barca prova ad indovinare il mio paese d'origine...


Staff :"Uhmm.. secondo me sei..della Danimarca!"
Io :"Ecco..no."
Staff :"Allora...Olanda!"
Io :"Nooo..."
Staff :"Francia!"
Io :"Più in basso, dai ci siete quasi!"
Staff :" E che c'è più in basso? Ah si! Ma certo! Spagna!"
Io :"Non è proprio in basso...comunque no."
Staff :" E allora Grecia!"
Io :"No...no...noooo! Facciamo così ti dò un indizio: inizia con la lettera I..."
Staff :"Estonia!"
Io :"Inizia con la E... io ho detto i... ... ..."
Staff :"Inizia con la I! Che dici! Sei europea e non lo sai?!"
Ero disperata...
Io :"ITALIA!"
Staff :"Ahhhhh!! Italia! Buongiorno! Si dice così...?"
Io :" Si..almeno nel saluto ci avete preso..."

Dopo questa conversazione mi sarei buttata dalla nave... ma qualcosa me lo impedii...

Il comandante, non che commentatore, iniziò a parlare e parlare e parlare...
Poi come il solito tono da "tranquillo come per andare a far la spesa", annunciò una curiosità!
"Dovete sapere poi, che questo fiume che stiamo attraversando è particolarmente famoso per la presenza di ben due squali tigre! Dovete sapere che sono gli squali più pericolosi al mondo!"
#Primo pensiero: "Mhh ottimo... e noi ci stiamo passando perchèèè...(?)"
Gente, tempo UN minuto, che il comandante soddisfatto urla "Ah proposito! Eccoli!"
Mi si è gelato il sangue, la mia faccia è diventata la stessa  terrificata per il coccodrillo, e ho pregato, oh quanto ho pregato! 
Giro lo sguardo e da infondo al fiume, con la barchetta FERMA, potevo ammirare due pinne così carine che si avvicinavano. A parte il fatto che ero sbalordita (in senso disperato), la cosa interessante è stata che questi due "docili animali" hanno incominciato a girarci intorno... e nella mia testa potevo solo sentire "TAN TAN TAN TAN TAN TAN".
A tutto ciò si è aggiunto il fatto che avevo un mal di mare da non vederci più.
Mentre c'ero io che a momenti vomitavo, un bambino sporgendosi ha rischiato di cadere dritto dritto nella boccuccia degli squalucci carini carini, e la "popolazione" a bordo barca era in panico, il che aumentava ancora di più il dondolare della nave.
Ero convinta, che il Signore me l'avesse mandata sbagliata 'sta volta! 
Della serie: sei sopravvissuta con il coccodrillo, e 'mo becchete questa!

Da qui in poi ebbe inizio la fuga!
Stile 007, il comandante ha acceso i motori e accelerato aprendo le acque come solo Mosè saprebbe fare, e siamo scappati da quelle minacce che ci hanno inseguito per ben 10 min!

Mi salvai un'altra volta... questo fu il mio primo pensiero prima di svenire.

Poi arrivò il turno delle balene blu!
Signori miei, che dire? Uno spettacolo della natura!
Sono meravigliose e devo dire, un po' non a malincuore ma a "malinstomaco", che ne è valsa la pena!

In aggiunta a questa bellissima -prima parte- della vacanza, c'è stato lo SkyPoint, ovvero una torre panoramica, e qualche attrazione da teenager!

Stasera si parte per la -seconda parte- della vacanza! Direzione: Sidney!

Un grandissimo saluto a tutti <3 dalla vostra Vitti!

giovedì 12 settembre 2013

#Capitolo 13: Dal Coccodrillo come fa agli Uccelli volanti!

Salve gente!
Ricordate tutti come ci siamo lasciati? Coccodrillo e Pineapple!
Ma amici miei, che vita sarebbe senza un po' di sana avventura e natura alla stato puro?
La mia vita australiana continua alla grande, specialmente sapendo che tra una settimana andro' in vacanza!
Ho progettato, o direi mi sono imposta, di provare a frequentare una lezione di surf!
E qui, una delle mie precedenti frasi ci calza a pennello: "Si prospettano figure di merda -davvero- interessanti!" Soprattutto conoscendo me e la mia sdattezza!
Non svelero' altro dei miei programmi, altrimenti che interesse ci sarebbe! Ma vi assicuro che saranno vacanze molto divertenti!
Passiamo alle mie ultime novita'!
#Ultima novita' N'1: Dovete sapere che dopo l'epica esperienza del coccodrillo, ormai da tutti conosciuta ed amata, ad ogni rumore di notte, mi ritrovo a diventare una pazza stralunata dagli occhi strampalati, che gira per casa controllando ogni angolo per evitare ulteriori sorprese!
Percio' la scorsa notte, erano circa le tre, e al solito certo mitico punto, avverto delle urla provenienti da fuori. Primo pensiero:"Oh Dio... non il coccodrillo, ti prego tutto ma non il coccodrillo..."
Uscendo di casa, ci ritroviamo di fronte, tre pazzi nudi ubriachi che rubavano tutti esaltati la cassetta della posta! Oramai dopo la notte del coccodrillo, niente poteva piu' stupirmi, cosi' con la sbornia del sonno e la faccia da "Ho visto di peggio" me ne sono tornata a letto!
#Ultima novita' N'2: Formiche, topi, rane e coccodrilli! Cosa non poteva mancare?
Ma gli uccelli, naturalmente! I fottuti uccelli che ti attaccano dall'alto!
Dovete sapere che c'e' una razza di uccelli, bianchi e neri, da cui dover stare particolarmente attenti. (Dicevano) E io pppff, ma dai! Io non ci credevo, poi un giorno, camminando ho sentito delle urla di una tipa sclerante che gridava correndo via, seguita da un uccello che la attaccava
Poi... sono stata attaccata IO.
Per ben 3 volte!
Uscita dalla classe di Arte, ero concentrata a leggere qualcosa nel mio diario scolastico e con la testa abbassata, vedo un ombra dall'alto avvicinarsi sempre piu'. E..BAM!
Un fottuto uccello ha incominciato ad attaccarmi in testa ripetute volte, con ripetute volate!
Non volendo far notare niente alle 50 persone intorno a me, facevo finta di camminare tranquillamente in una bella giornata soleggiata, della serie -continua a camminare e non fermarti per nessun motivo al mondo!-.
Ora voglio ringraziare questa esperienza, senza la quale non avrei mai -veramente- compreso quanto le parole di mio padre "e' solo un ragno" fossero cosi' ispiranti e veritiere!

venerdì 6 settembre 2013

#Capitolo 12: Che Dio benedica la Pineapple

Pineapple.
Nove lettere, una sola parola!
Puó questa trovarsi in un qualsiasi surrogato di cibo?
Per quelli a cui fosse sfuggito il significato in italiano, "pineapple" sta per: Ananas.
Che c'è di male?
Oh niente, se tutti i piatti non avessere almeno 32 ingredienti e se questo -frutto- non si trovasse costantemente all'interno.
#Primo incontro: dovete sapere che l'ananas sulla pizza è molto famosa e richiesta al di fuori dei confini italiani, e la cosa perció non è risultata affatto sorprendente. Poi peró, un bel giorno, quando il sole era ancora alto, mi recai ad un fast food dove insieme al pollo, mi servirono dei cerchi rotondi fritti. Con tutta la buona volontà, è stato difficile pensare che non si trattasse di cipolla. (Insieme al pollo sai). Perció convintissima, ne addentai uno e sorpresa: ANANAS! 
A parte la mia faccia da disperata piangente mentre mi chiedevo il perchè di quell'idea, sono sopravvissuta. Ma da quel episodio in poi, amici miei, abbiamo dato inizio alla Apocalisse delle ananas!
La domanda da porre è "Dove NON la ho trovata!" Pensi siano patate e NO! Eh eh, troppo facile! (La lasagna ne è un esempio). Con il pollo, con gli spaghetti, con il latte, con i panini ananas e maionese (il tonno è andato in vacanza)!
Se rivedo ancora un'altra ananas giuro che gli dò fuoco! O la lancio in testa al coccodrillo!
Anyway, sono stata questa sera al ristorante noto come "La Porchetta", dove di italiano non c'è niente, forse solo la MonnaLisa che guida una macchinina con la bandiera dell'Italia disegnata sulla parete, ma anche su quella ho i miei dubbi!

venerdì 30 agosto 2013

#Capitolo 11: Una cena con delitto: Indiana Jones e il Coccodrillo nel giardino!


“Andrai in Australia, ti divertirai!” –dicevano.
“Andra’ tutto alla grande.. vedrai!” –dicevano.

Vi ricordate, amici miei,quando pronunciaste codeste rassicuranti parole?
Ma perche’rimembrarle proprio in un simile momento?
Lasciate scorrere i vostri occhi e abbandonate la vostra immaginazione alla storia che vi sto per raccontare...

Era una notte buia e tempestosa...Ma che dico?
Era una tranquilla serata australiana.
Ora di cena (6.00 del pomeriggio) e come nostro solito fare, eravamo seduti tutti intorno al tavolo, pronti per riempire i nostri stomaci affamati.
All’improvviso... nel mezzo del nulla...: “BUM! ..BUM! ..BUM!
Avete presente quel momento in cui scendono i ninja dal soffito, la polizia circondante casa e tutti che urlano “Siete sotto attacco!”?
Ecco, avrei preferito cento volte una scena simile!

Putroppo però "qualcosa" che non avrei mai immaginato era in serbo per me...
Tutti allarmati da questi rumori, ci alziamo in fretta e furia per controllare cosa stesse succedendo.
Non facciamo in tempo a guardare fuori dalla finestra, che si spalanca la porta e stile Indiana Jones, con cappello da CowBoy, cinturona con una corda appesa, fucile in mano, entra un tizio urlando “USCITE IMMEDIATAMENTE DA QUESTA CASA, AVETE UN COCCODRILLO IN GIARDINO!”

...Cosa? Mi sa che non ho capito molto bene...un che? Cocco..drillo? E’uno scherzo!? Vero?
Di fila dietro a Indiana Jones, entra tutta la citta’ armata di fucili, che si precipitano in giardino.
Dall’altra parte del fiume, gli urli di alcuni pazzi esaltati assieme ai cani che abbaiano e mia sorella che piange in panico.
Un tizio mi da un pacca sulla spalla, dandomi un fucile in mano “Prendi questo e spara!”.
COSA!?
Il coccodrillo si stava avvicinando e io che mi sentivo male.
All'improvviso: un tizio urla dall’agonia per una gamba squarciata insanguinata.
Due tipi si fiondano per aiutarlo e lo trascinano fuori davanti casa, passandomi davanti come la mia intera vita.
I miei occhi erano ancora spalancati e il mio corpo impalato di fronte all’assurdita'.
Iniziano a sparare per terra per allontanare il coccodrillo, mentre il tizio dall gamba insanguinata urla di dolore. Ad un certo punto, un tipo mi urla di sparare per terra, io giro lentamente la mia testa e inizio a fissare la mia forchetta che avevo ancora in  mano.
Altre 10 persone, stile sette nani, entrano dalla porta con una rete in spalla e montano una rete. 
Tanto per aumentare l’assurdità di quella notte, arriva un elicottero davanti casa, a causa dell'assenza di uno ospedale per le emergenze.
Caricano il sanguinante e volano via.
I CowBoys lasciano il campo di battaglia.
E infine un tizio andandosene, mi rida’ un’altra pacca sulla spalla dicendomi “Serata tranquilla eh?”, mentre la mia faccia bianca, causata dall’assenza di ossigeno e il mio giramento di testa inizia a prendere il sopravvento!
Risultato: Sentita male ed incredula per tutta la sera. Ho visto passarmi davanti la mia intera vita. Ho pregato per ore. Non ho dormito.
E dopo questa "esperienza", avere topi in cucina o rane nel bagno e’ diventata una speranza!


martedì 27 agosto 2013

‪#‎Capitolo‬ 10: Vuoi che muoro!?

Hospitality: un corso scolastico di cucina per ragazzi simpatici.

Ora, immaginatevi se fosse possibile avere MasterChef, Gordon Ramsay e Crozza che imita Joe Bastianich, tutti in una stessa stanza. Amici miei, questa è Hospitality!

Prime aspettative: cucinare? Perfetto! Sarà divertente! Che c'è da preoccuparsi? Sono italiana, basta cucinare piatti semplici e voil...à! Figurone!
Cosa sia andato secondo le mie aspettative? Assolutamente niente!
#Giorno 1:

Entrando in classe: incredibilmente attrezzata di qualsiasi "macchinario creante cibo". Si lavano le mani. Si socializza con i coetanei ed ecco che la porta si apre, e stile mercenario entre l'insegnate: la Chef!
"Avete esattamente 60 min per creare un tripudio di mousse alle arancie, con scaglie di limone e ananas tagliata a spicchi di luna poggiata delicatamente sopra con leggerezza!"
Mi bastarono pochi istanti per rendermi conto che ero circondata da disperati che correvano da una parte all'altra della stanza alla ricerca degli strumenti necessari, mentre la Chef mercenaria mi urlava di seguire la massa.
Con assuluto zero senso dell'orientamento, ho incominciato a muovermi, facendo credere di essere disperatamente impegnata nella ricerca.
Non avevo la più pallida idea di cosa fare e continuavo a prendere oggetti e spostarli all'interno della stanza, d'altronde è quello che mi sembrava gli altri stessero facendo.
Sopravvivenza: ON!
Mi sono aggregata ad una tipa, mentre pregavo di capire cosa diamine stesse succedendo, e se facessero sul serio.
Da lì in poi ho incominciato unicamente a seguire i cortesi ordini della Chef. Non avevo idea di cosa stessi cucinando!
Alla fine del "sbatti le uova, aggiungi questo, metti in forno quest'altro" ho cucinato una torta alle arancie, credo.
Ho fatto in tempo a riprendere fiato ed a riacquistare conoscenza, che era tempo di.. Impiattare! Prendo la torta, la tolgo dalla teglia e la metto su un piatto. "NO! Cosa diavolo fai!? Impiatta!"
Sto cazzo de impiattare: tagliare con accurata attenzione la torta, in modo tale da ottenere fette di uguali dimensioni, poggiare con assoluta delicatezza la fetta appena tagliata su un piatto, e ricoprirla di mousse alle arancie, contornata da scaglie di limone, che si vanno poi a unire a spicchi di luna di ananas frescha appena tagliata. Questo signori miei, è impiattare!
Pronta per MasterChef, la pietanza era completata!
Ognuno alle proprie postazioni, con la creazione sul proprio banco di lavoro, la Chef sull'attenti, pronta per giudicare.


Ora credetemi se vi dico che la faccia dell'insegnante è diventata quella di Crozza che imita Joe Bastianich.
"Fatto tè questo? Questa è la torta? Se mio canguro vede questo, ti piscia su gamba! Come mai hai pensato di fare un piatto così te!? Da piccolo tuo padre ti ha venduto a uno zingaro? Ti ha cresciuto al circo? VUOI CHE MUORO!? Va! Vai! È un tripudio questo di, di merda eh! Vai! Mi stai diludenduo!"
Ricordate quando ho menzionato il fatto di essere italiana? Ecco cosa è accaduto nel giorno numero 2...

#Giorno 2:

Nel secondo simpato giorno, mi avevano chiesto, o meglio, ordinato con faccia cortese, di cucinare qualcosa di italiano. Lasciatemi prima commentare quale sia la loro concezione di italiano...
#Concezione nº1: Quello che dovrebbe essere il tipico salame che tutti noi conosciamo, lo chiamano "salami", ed ecco la prima trasformazione innocua della E.

#Concezione nº2: "Zucchini", n'altra volta co sta i, va beh.

#Concezione nº3: Macaroni

#Concezione nº4: Mona Lisa

#Concezione nº5: Boticeli Ma signori miei, il pezzo forte..

#Concezione nº6: Michael Angelo! "Creation of Adam by Michael Angelo."

Ma infatti, durante l'interessante lezione di arte, parlavano tanto di 'sto Michael, e io mi chiedevo "Ma chi è 'sto Michael?!"
Dicevano che era italiano, e mi sentivo alquanto ignorante, visto che non avevo la più pallida idea di chi fosse. Poi ho letto. Non ci potevo credere..

Anyway, tornando a BastardChef, la mia decisione fu: spaghetti alla carbonara (classico), spaghetti con pomodorini, mozzarella e basilico, e tiramisù! Ho optato per qualcosa di semplice, ed ero fiduciosa, fino a quando si sono completamente affidati a me, e come il già menzionato Messia, li condussi alla terra promessa del cibo italiano!
ORA: la carbonara è stata l'unica cosa che si avvicinasse di più al concetto di "italiano"! Il tiramisù: non c'era il mascarpone, e la crema è stata creata con philadelphia e crema al formaggio!
E infine per gli altri spaghetti, la mozzarella non era affatto mozzarella, i pomodori tagliati a scaglie hanno creato con il formaggio sciolto 'na poltiglia inguardabile, e il tutto la mia famiglia l'ha dato al cane!
Il tiramisù è ancora in frigo da giorni, forse daranno anhe quello al cane prima o poi, e io posso dire che come prima cucinata italiana "ufficiale" sia andata alla grande! Il cane non è morto, perciò un successone!

Alla prossima gente! Esami in arrivo!

È con grande onore e piacere che vi presento coloro per cui stavate aspettando.. Unicamente dall'Australia ecco a voi gli unici e inimitabili: Kangaroos!!


#‎Capitolo‬ 9: Take your time my friend!

“Alla sera, alla fine del giorno, tutti intorno a una tavola raccogliamo le storie del giorno e le celiamo nella notte che verrà. Alla mattina, ognuno una storia, una stella nella notte d’amore, e s’accende la fame del giorno e ci porta con sé. Take your time my friends!”
Dopo il mio grande momento di gloria, siamo tornati alla vita spensierata e travolgente australiana.
Procediamo alla grandissima direi!


#
Novità N°1: Cercando lavoro. Purtroppo il simpatico governo australiano, essendo una studentessa, ti permette esclusivamente di studiare, e di trovare un lavoretto? Non se ne parla! Perciò  forse opterò per un buon lavoro in nero come si deve!
Baby-sitting niente di più, per guadagnare qualcosina.

#Novità N°2: Acclamo con grande onore la seconda, nuova, europea, Exchange Student! Ebbene sì, signori, abbiamo l’onore di avere qui, e solamente qua, in Goondiwindi, una comune mortale come me proveniente dalla sperduta terra che è la Danimarca. Come mi senta? Non più tanto sola, non che mi ci sia mai sentita in realtà. Si fa per dire sapete, come la mancanza “Mi manchi!” Nah, non ti manco, si fa per dire, ma apprezzo il tentativo.

Anyway, era un lontano lunedì dove mi presentarono l’attesa ragazza, ma essendo io talmente presa da altro, credetti fosse una delle altre migliaia di persone che si presentano a te e di cui non riesci mai, e dico mai, a ricordarne il nome. Parlando ho afferrato che fosse l’altra Exchange Student di cui le voci parlavano. Apriti cielo!
Inizialmente credevo fosse una di quelle belle Candid Camera (“Nah, ma fate sul serio!?”), poi invece “porca paletta”(Cit.) era vero!
Finita la cerimonia in cui “AH! Questa volta no stronzetti!” non ho dovuto tener alcun fottutissimo discorso, l’insegnate ha annunciato la presenza della new entry, ed ecco che magicamente tutte le testoline si girano e ti fissano come Dio sceso in terra: “Welcome to my world!” Questo pensiero mi è scappato sfortunatamente ad alta voce, risultato: grosse risate australiane. Nonostante ciò, quel lunedì è stato qualcosa di meravigliso!
Era come se mi rivedessi in quella ragazza, e io ci ero passata, io l’avevo superato, io ora conoscevo tutti e tutto oramai!
Realizzi dove sei, perché vi assicuro che fino a poco tempo fa non avevo ancora idea di dove fossi, realizzi che hai fatto tutto questo da sola, che sei dall’altra parte del mondo, in mezzo al nulla.
Realizzi che, in qualche modo ancora a te sconosciuto, hai raggiunto i tuoi obiettivi, e senza accorgemene, essendo semplicemente me stessa. E ha.. funzionato! Insomma, ci sei riuscita, ci sono riuscita!
Non c’è soddisfazione più grande!
È passato UN mese, wow!


Volato, forse non l’ho nemmeno visto passare ed così poco tempo ed ho imparato così tante cose, una tra le prime, forse la più importante: ho capito quanto valgo e quanto posso valere, e di quanto posso essere forte, cosa che non ne avevo idea fino ad adesso.
Onestamente, se parliamo di mancanza, io sto benissimo “e chi m’ammazza ta me!” A parte qualche scombussolamento a livello di stomaco, sana come un pesce! Reso conto: ah ragazzi mi sa che non torno! Si sta così bene qua.
Con tanta forza e soddisfazione, vi saluto al prossimo episodi (o capitolo): “Ce la farà la vostra Vitti, a superare gli attesi e misteriosi esami australiani?” Solo nella prossima puntata!


L’avventura australiana continua...

Tiramisù: prima cucinata all'italiana! Non avendo ancora testato l'opera, siamo in attesa dei risultati! Let's see!


Social party: nerd enough?


Un vero viaggio non è cercare nuove terre ma avere nuovi occhi!


Never give up on a dream just because of the time it will take to accomplish it. The time will pass anyway.


#‎Capitolo‬ 8: The Great Speech

Dopo NON aver dormito per il nervosismo tutta la notte, il fatidico giorno è arrivato!
Divisa indossata, scarpe rigorosamente nere, leggings.
Grazie alla stomaco chiuso e alla perenna nausea per l'agitazione..., la colazione è risultata piuttosto difficile.
Riaggiustatina al Power Point e pronta come per parlare davanti al molto intero. Bussano alla porta, con nodo alla gola, salgo in macchina e stringo tra le mani il foglio del mio discorso da ben 270 parole, ripetendo a me stessa di ricordarmi di respirare. Mi dicono di sedermi in prima fila.
Freddo fino alle punta dei piedi e la sedia fretta non ha aiutato. Inizia la cerimonia, nella scaletta io ero il numero 5 della lista.
Cinque come i gradini da fare uno alla volta e su cui assolutamente non cadere, cinque come i minuti di parlata, quei pochi minuti bastano per morire.
Non riuscivo a NON tremare, le mani stringevano sempre il foglio di vitale importanza. "Please welcome Vittoria!" Il cuore si è come fermato, preso l'ultimo respiro, contato uno a uno i gradini, stretto la mano con essenziale delicatezza ed eccomi di fronte a tutti dietro a un podio.
Da quel momento in poi credo di non ricordarmi niente, non ho nemmeno respirato, ho incominciato a parlare ma era come se non riuscissi a sentire la mia voce.
Ho alzato diverse volte la testa dal foglio di lettura, ma non troppe per paura di perdere il segno. Mi ripetevo di andare piano e di prendermi le giuste pause, ma non riuscivo a rendermene conto a causa dell'apnea.
I miei occhi hanno letto l'ultima riga "Thank you very much for listening" e credo la mia bocca abbia fatto lo stesso. Applausi, rimessa a sedere, ripreso fiato.
Mi sembrava di essere rinata, realizzazione del tutto.
È stato tutto molto emozionante da come si è capito. Tanti punti, tanto nervosismo e poco ossigeno.
Questa è la foto, la qualità non è il massimo, ma ho fatto il possibile per renderla più chiara possibile!


‪#‎Capitolo‬ 7: Il sette non è mai un gran bel numero...

Non scrivo da parecchio e chiedo eternamente scusa per questo. Ma passiamo a cose ben più importanti: cosa è successo?!
La vera domanda è: cosa NON è successo!
Direi che è tempo di incominciare a creare una lista delle figure di merda.

#Figura_di_merda N°1: Caduta di culo sulle scale della piazza più famosa di Singapore ed essermi ferita ...gravemente.
#Figura_di_merda N°2: Salutato una ragazza che credevo stesse salutando me, quando avevo il "salutato" alle mie spalle.

Aggiungerei anche un'altra lista, quella delle Improvvisazioni.

#Improvvisazione N°1: Non aver capito la domanda, risposto "yes", aver capito la solita seconda domanda, risultato: avevo un pesciolino rosso di nome Harry morto pochi mesi fa.
#Improvvisazione N°2: Non aver capito assolutamente la domanda, risposto "yes", risultato: amo correre e di solito corro fino a 3 o 5 Km.
#Improvvisazione N°3: Non aver capito di nuovo la domanda, ed essendo questa una alla quale non è possibile rispondere yes o no, risposto "the second one", ovvero la seconda, risultato: faccia soddisfatta e compiaciuta del tizio chiedente.

Risultato finale: non avere la più pallida idea di cosa aver detto.
Come riuscire in tutto questo?

#Regole delle improvvisazioni!
Guardare attentamente la faccia del "chiedente" e prestare particolarmente attenzione al tono. Se sembra una domanda innocua, rispondere yes con faccia convinta, altrimenti optare per un no, e subirsi la faccia stupita come del tipo "Ah no!?", tutto questo quando la prima chance vitale, la prassi per intenderci, ovvero quello di chiedere che cosa intendano, facendo così capire che hai compreso ma non ti è molto chiaro, è già stata bruciata.

Lezione imparata a fine giornata: non rispondere mai sempre "yes", ma vai a sensazione e tentativi, altrimenti buona fortuna.


Per quanto riguarda il "come me la spasso", sono stata al famoso cinema di Goondiwindi con ben 25 posti a sedere.
Stata poi nel cinema di Towooba con ben 80 posti a sedere! 'Na reggia in confronto! Domani mattina mi aspetta "The Great Speech!", con il nodo alla gola e come sempre pronta per andare in guerra, sto cercando di prepararmi psicologicamente: 5 gradini, 6 minuti di audience, 270 parole... Ce la posso fare!
Anche se credo sempre nel "Si prospettano figure di merda interessanti" cerco di essere positiva! Tutti dicono che andrò bene, e io rispondo "Alè sta a vedè tu quel che combino! Grazie della gufata!"
Oh! Ultima cosa... grazie alla mia oramai affermata popolarità d Exchange Student Italiana, mi sono state poste molte domande... del tipo: "Ma a te piacciono le patate? Intendo le patate quelle calde?" oppure "Ma voi avete i letti?" o anche "Ma le canzoni tipo One Thing dei One Direction voi le ascoltate in italiano?" Adesso, farò finta di non aver sentito niente, tralasciando anche l'ultima domanda in cui se l'unico esempio che ti è venuto sono quei "figli della Valsoia" siamo messi male.
Detto ciò, un mega super abbraccio e vi prometto che le foto dei canguri arriveranno presto!

16045 Km Troppo? Naaah!








I love the view from up here — presso Towoomba.


War Horse


Ma perchè!? Pubblico questa foto solo perché sono costretta e che Dio salvi la Vittoria signori...


‪#‎Capitolo‬ 5: Quello che tutti aspettano!

Sopravvissuta alla prima settimana!
Qui sono tutti molto organizzati, e nonostante il paesino, dove finita la strada, finisce anche la citta' e nonostante la citta' piu' vicina sia a ben 2 ore da qui e si chiami Towoomba, organizzano un sacco di begli eventi, che non includono Rodeo o cavalcare canguri come tutti si aspetterebbero.
Come sia il posto?
Fondamentalmente non c'e' niente ed e' un posto dimenticato da Dio.
Saran le nuvole, sara' il cielo, ma qui sembra tutto piu' schiacciato, e cio' rende il luogo ancora piu' piccolo di quanto gia' lo sia.
La scuola e' abbastanza grande per gli standard, anche perche' credo sia l'unica in circolazione. Ma ora passiamo al punto della "comprensione".
Ho un discreto buono inglese, adatto per la sopravvivenza mettiamola cosi'.
La parte piu' difficile in assoluto non e' tanto la scuola, quanto le lezioni di fisica, dove davvero non ci capisco una mazza!
Per dare un'idea: il mio prof non ho capito di quale parte sperduta del mondo sia, percio' ha un'accento alquanto strano e difficile da comprendere, a tutto cio' si unisce il magnifico fatto che ogni cosa, e sottolineo ogni cosa, dalle formule, ai segni, al nome dei vari elementi, e' assoluitamente diverso.
Percio' alla prima lezione non ho capito quale fosse l'argomento di cui parlava fino a quando non ha scritto la formula della velocita' alla lavagna.
Incontrato i "capitani" della scuola, si sono presentati a me e sono anche nella mia stessa classe di fisica.

E notizia straordinaria: lunedi' prossimo prossimo, ovvero non questo che viene ma il seguente dovro' alzarmi delicatamente come solo la mia sdattezza sa fare, da quella sedia del teatro dove si tiene l'assemblea scolastica, andare sul palco, presentarmi davanti a 800 studenti, parlando di me e del mio paese!
Si prospettano figure di merda divertenti... Indossero' la divisa e vi mostrero' questa benedetta foto!
Comunque per i piu' interessati: non ho ancora visto un canguro o niente che ci somigli, percio' fidatevi quando dico che "Se vai in Australia, l'ultima cosa che vedi sono i canguri".
Un mega super saluto da qua!
La vostra Vitti Australiana

‪#‎Capitolo‬ 4: School!

Dove eravamo rimasti?
Oh gia'! Scuola, scuola, scuola... ma soprattuto primo giorno!
Come ci si sente?
Oh beh, io ero pronta per andare in guerra!
Nervi a mille e divisa (sportiva) indossata! Cos'altro? Solo me!
Le cose sarebbero state piu' facili, visto che avevo conosciuto una ragazza molto carina la domenica pomeriggio... Assemblea alla prima ora: meravigliosa! Tutti seduti ognuno nel proprio posto assegnato, con gli occhi puntati sul palco, dove sedevano una decina di studenti dell'ultimo anno.
Per la cronaca: quelli dell'ultimo anno? Niente male, davvero niente male... Ehm ehm, comunque!
Mi avevano detto che mi sarei dovuta alzare in piedi, davanti a tutti, e presentarmi. Sentivo il cuore battermi talmente forte che avevo paura qualcuno lo sentisse e sapevo che mi sarebbe scoppiato a momenti. Cercavo di ascoltare ogni singola parola detta dal preside per essere pronta ad alzarmi, ma niente. "Il mio nome non fu fatto!" Una volta detto addio all'apnea che oramai era diventata mia amica, riprendo fiato ed ascolto con piacere.
Sapete? Li' ti incoraggiano a seguire i proprio sogni e credo sia davvero importante e significativo per ogni studente. Successivamente conosciuto le amiche di Bonnie (la tipa di prima... spero si scriva cosi' il nome) molto carine e simpatiche. In sostanza a scuola sono tutti molto carini, anche se ti guardano come se fossi chissa' quale grande e fantastica novita', soprattutto quando per loro vivere a 2 ore da Roma e' considerarlo "vicino".

E poi passiamo alla gente assurda: c'e' chi, nella mia classe di Drama, come ho aperto bocca, ha letteralmente urlato che adora la mia voce "Oh my god! I love your voice!!!" Ehm, thank you?!
C'e' chi mi parla che ama i One Direction e mi chiede con occhi tipo gatto degli stivali, se sia la stessa cosa per me "No... no... sorry..."
E chi parla che ha avuto uno stalker che l'ha seguita per settimane, come se dovesse andare a fare la spesa.
Passiamo alle lezioni: stranamente capisco quasi tutto, tranne fisica... dove ho capito di cosa si stava parlando solo alla fine della lezione quando hanno scritto le formule alla lavagna.
Oggi sono uscita ufficialmente con due ragazze, credo di poterle considerare amiche, visto che e' lo stesso per loro e..oh!
Comprato una nuova chitarra signori!
Stanca ma contenta, un saluto!
Statemi bene gente!

#‎Capitolo‬ 3: Sunday Bloody Sunday

Good morning gente!
Dalla vostra narratrice australiana è attualmente sera, o dovrei dire notte, considerati gli standard qua. Prima domenica australiana!
Come sia andata?
Direi molto bene! Svegliata con molta molta ma molta calma (10.00 a.m.): stupido jet lag. Colazione con degli ottimi pancakes and bacon e vista l'ora si è fatta presto quella del pranzo. Devo dire che finora me la sono cavata abbastanza bene con il cibo, direi sono stata "fortunata", ma tutto questo, fino oggi.
A pranzo sono sopravvissuta mangiando un piatto di noodles, e fin lì tutto ok.
Ci tengo a sottolineare che qui si usa mangiare sandwich per pranzo.
Lasciatemi aggiungere che -tipo- di sandwich: pane con burro, banana tagliata a pezzi e montagna di zucchero delicatamente posata sopra. O anche: pane, burro, prosciutto cotto, formaggio e... spaghetti. Per spaghetti intendo, una sorta di poltiglia immersa in una specie di salsa rossa, che dovrebbe essere pomodoro, il tutto in una scatoletta di alluminio, come quella in cui si tiene il tonno per intenderci. Ma il pezzo forte è stato un'ora fa, a cena: riso, pollo, piselli e mango. Ero indecisa tra albicocca o pesca, poi le mie orecchie hanno udito per puro caso il nome del, a me prima sconosciuto, frutto.

Consiglio: mangia, butta giu, e fai una bella faccia che esprima piacere in ciò che ingerisci.


Conosciuto una ragazza molto carina e simpatica, domani mi porterà a scuola e mi farà da "Cicerone"! Oh già!
Domani è il fatidico giorno! Non vi dico cosa sarò costretta a fare, oltre ad indossare la fatidica uniforme, che molti aspettano con ansia che indossi.
No spoiler no fun!
Perciò spero in un good luck, e un grande abbraccio australiano !

#‎Capitolo‬ 2: Arrivo e Famiglia

Eccomi qua!
Sto riacquistando la cognizione del tempo, ma soprattutto sono arrivata sana e salva! Ma un passo alla volta...
In ricordo di Singapore ho un bel livido viola sull'avambraccio con aggiunta di taglio, dovuto a una non voluta caduta sugli scalini della piazza piu' famosa della citta'. In mia difesa dico che era bagnato e si scivolava facilmente. Ora capisco anche perche' mi fa male una chiappa.
Comunque, addolorata ritorno in aereoporto con il fantastico pulmino diretto da un malesiano dalla camicia a fiori molto divertente.
Se volete sapere come sia Singapore, beh, diciamo che non badano a spese, della serie che tre grattacieli sorregono una struttura a forma di barca, e che quella barca e' una piscina. In aereoporto non poteva di certo mancare la cancellazione del volo e l'assegnazione ad un altro di un'ora dopo. Sono stati premurosi, le 14 ore in aereoporto non bastavano :'). Ne approfitto per farmi una doccia, e lasciatemi dire "Che doccia!", pagata ben 8 dollari ma ne sono valsi la pena tutti! Saliamo in quel benedetto aereo per la terza volta per un volo di 8 ore con destinazone Brisbane, con a bordo un soggetto dotato di ukulele, che tipo!


Dopo aver dormito tutto il tempo per grazia del signore, atterriamo nella terra dei canguri. Scommetto che tutti conoscerete "Airport Security" non e' vero?!
Bene gente, sarete lieti di sapere che si', mi hanno fermata a causa del passaporto, di cui si e' staccata la copertina, e proprio per questo non potevano scannerizzarlo. Alla fine di tante chiacchere, mi hanno "consigliato", anche se aveva piu' l'aria di essere un ordine, di farne uno nuovo una volta rimesso piede in Italia. "Lo faro' non si preoccupi", e mi hanno liberato.
Stranamente la valigia e' arrivata, strano a dirsi visto l'andamento. Incontro con la famiglia: sono carinissimi, e mi piacciono un sacco!
Sono molto contenta!
Ho ricevuto un sacco di regali e i miei sono piaciuti.
Arrivo non diretto a Goondiwindi, ma con sosta a Towoomba dai nonni australiani. Conosciuto anche la zia. Tutti molto carini!
La mattina ho assistito alla partita di football di Matt (mio padre australiano): fatte tante foto. Subito dopo in viaggio per Goondiwindi!
Le strade sono molto simili a quelle americane o canadesi, non hanno pali della luce e sembrano non terminare mai, percio' non e' consigliato perdersi, o si e' fottuti!
Dopo ben 4 giorni di viaggio arrivo alla destinazione definitiva: Goondiwindi! Non ho ancora la piu' pallida idea di come sia, qui e' notte e non sono riuscita a vedere granche', domani vi diro' di piu'. Passiamo alla casa. E' bellissima!
Sul serio: grande, pulita, e arredata molto
bene! La mia camera e' molto carina e ho un bellissimo armadio a parete, molto figo!
Come avrete notato dagli accenti, sto scrivendo da una tastiera australiana, e non e' cosi' semplice a dirsi. Putroppo non hanno wireless, quindi potro' solo collegarmi dal pc di casa loro, o da scuola. Dalla vostra australiana molto contenta e' tutto!
Bye bye

"Big sister" has arrived


#‎Capitolo‬ 1: Partenza (Parte 2)

Come predetto dalla gufata di qualche giorno prima della partenza, ecco che quasi rischiavo di non partire, grazie ad un numero sbagliato nel visto e all'indirizzamento della mia valigia in un volo inesistente!
Ce la faranno i nostri eroi, o in questo caso solo me, a lasciare la terra della pizza per quella dei canguri? Nonostante tutto, dopo mille telefonate la tipa del check-in risolve miracolosamente la sventura!
Un bell' applauso alla donnina che ha tutta la mia stima!
Ci imbarchiamo insieme ai bellissimi piloti e soprattutto hostess malesiane di gran classe. Il volo parte con il piacevolissimo servizio di asciugamani bagnati bollenti per pulire le mani, rigorosamente serviti da pinze. Successivamente ci forniscono il pranzo: pollo al curry piccante thailandese, scelta non consigliata, soprattutto se hai a disposizione poca acqua. Con aggiunta di spuntini, arriviamo alla colazione: noodles con pollo e funghi accompagnato da verdure asiatiche e riso al vapore, lo consiglio a tutti quelli che vorrebbero adottare per una colazione leggera.
Dopo ben 12 ore di volo il comandante annuncia qualcosa di incomprensibile, che solo io grazie alle cuffiette, comprendo. Tipo Messia verso la Terra Promessa, conduco una ventina di italiani alla prenotazione del Singapore Tour (tutto ciò grazie a quella donna benedetta organizzata di mia madre). E che dire? L'aereoporto di Singapore è enorme, anche se sembra un posto dimenticato da Dio: non è affollato, ci sono musiche orientali con flauti di sottofondo e la gente dorme sui migliori comfort offerti. In tutto ciò non ho dormito niente o forse 3 ore, non saprei, ho perso la più totale cognizione del tempo, della serie: "Che giorno è questo!?".
La stanchezza si fa sentire, sperando di riuscire a dormire dopo il tour che faremo tra due ore, è tutto! Ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao!

#‎Capitolo‬ 1: Partenza

Iniziamo? Ok!
Bè che dire!?
Dopo lunghe ed interminabili ore di pianti, piantini, occhi lucidi, ansia e preoccupazione, eccoci al fatidico momento in cui magicamente non si prova più nulla, e non so se chiamarlo "essere tranquilla" o preoccuparmi per questo.
Spero di aver salutato tutti e se non l'ho fatto, bè "Ciao :')!" personcina che sta leggendo il mio post.
La mia avventura inizia qua, godetevi la storia e buona lettura! Dal volo Alitalia direzione: Milano, è tutto!

Partenza: Work in Progress


La valigia sul letto, quella di un lungo viaggio e io senza dir niente ho trovato il coraggio.